Centocinquant’anni fa nasceva Elvira Castelfranchi

Nasceva oggi, 150 anni fa, a Finale Emilia, Elvira Castelfranchi, la maestra di origine ebraica alla quale è stata intitolata, nel 1988, la scuola elementare. Oggi è l’’Istituto Comprensivo a portare il suo nome.

Diplomatasi maestra elementare a Verona nel 1895, iniziò ad insegnare a Finale già dall’anno successivo. Ottenne prima la nomina a titolare di cattedra per Via Rovere nel 1907, quindi nel 1908 per il capoluogo, Finale, dove esercitò lungamente la professione.

“Da quel 1908 in cui ha iniziato la sua presenza alle Elementari di Finale – scrive Celso Malaguti in un articolo a lei dedicato, pubblicato da Piazza Verdi nel settembre 2023 - ne sono passati di anni e di bambini davanti alla sua cattedra. Tutti trattati allo stesso modo, dai più diligenti agli indolenti e indisciplinati. Un andamento con i suoi alti e i suoi bassi, certo, ma che la stava accompagnando verso il naturale raggiungimento dell’età pensionabile. Piombò invece come un fulmine la notizia della pubblicazione – il 14 luglio 1938, da parte del governo fascista – del ‘Manifesto per la difesa della razza’, cui fece seguito il Regio Decreto-Legge del 5 settembre ’38 che tolse di mezzo ed espulse, in un sol colpo, tutti gli insegnanti di origine ebraica dalle scuole italiane".

La sua fu una vita dedicata all’insegnamento e alla scuola: affinché tutti potessero beneficiare del suo insegnamento, aveva attivato presso la sua abitazione una scuola privata che proseguì anche dopo il suo allontanamento dalla scuola pubblica. Aperta ogni giorno a qualsiasi ora e a tutti, accoglieva persino cinquanta ragazzi per volta. Il suo insegnamento era gratuito per i più poveri e ininterrotto fino a sera inoltrata.

Se ne è andata il 29 agosto 1945, pochi mesi dopo la liberazione, e riposa nel Cimitero Ebraico di Finale Emilia.

La mistra Elvira

Nualtar finales a sem stà tut

A scòla da la mistra Elvira.

In un camaron col prèd partèra,

senza la lus, sol con dil candel

su di tavlon magnà da-i-an

e tut macià d’inciostar.

As ciapava un qualc patunon

ma l’era brava la mistra Elvira,

l’era tant brava ca imparava

anch i zucón

(Giuseppe Ferraresi, La Fuglara , aprile 1984)