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L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una nuova legge regionale per attrarre e trattenere giovani talenti: persone a elevata specializzazione che qui possono trovare un lavoro, un proprio spazio professionale o di ricerca, o intraprendere un percorso di ulteriore, alta formazione. Lo stesso potranno fare i cosiddetti ‘cervelli in fuga’, per un possibile rientro dall’estero.
La Regione intende centrare l’obiettivo che si è posta attraverso diverse misure: agevolazioni alle imprese che assumono giovani che rientrano dall’estero o interessati a lavorare o fare ricerca in Emilia-Romagna; percorsi formativi personalizzati; percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione; pacchetti di servizi di welfare (nidi, scuole, alloggi, conciliazione dei tempi di vita e lavoro) per i giovani e le loro famiglie.
La legge regionale è stata al centro del confronto con le parti sociali e definisce quello che sarà l’impegno condiviso di più soggetti: istituzioni pubbliche ed Enti locali, Università e centri di ricerca, sistema delle imprese, delle professioni e organizzazioni sindacali, Fondazioni e Camere di Commercio. Anche attraverso accordi di collaborazione e di partenariato con altre regioni, nonché con istituzioni e network europei e internazionali.
Le misure previste saranno garantite attraverso Fondi europei, in particolare per formazione, occupazione e residenzialità, e del bilancio regionale: da quest’ultimo, già a partire da quest’anno è previsto un primo stanziamento di 2 milioni di euro per le imprese che assumeranno.
Nel complesso, le risorse che concorreranno al raggiungimento del traguardo fissato sono molte di più, basti pensare agli oltre 100 milioni di euro che la Regione investe per il diritto allo studio universitario assicurando borse di studio in denaro e servizi al 100% degli studenti idonei, per garantire a tutti le stesse opportunità, al di là di condizione economiche e provenienza.
Sono poi disponibili i 13 milioni di euro previsti sempre nel bilancio 2023 per finanziare i progetti sull’attrazione degli investimenti selezionati nell’ultimo bando della legge regionale 14/2014, con quote previste per assunzioni di personale qualificato o per l’ingresso in impresa di ricercatori. Fondi a cui andranno aggiunti quelli di tutti i soggetti coinvolti, dalle altre istituzioni ai privati.
Gli interventi saranno in connessione e coordinati con le politiche e programmazioni già attuate dalla Regione. Dallo sviluppo sostenibile del sistema economico, sociale, della ricerca e del trasferimento tecnologico, alla promozione dell’alta formazione e delle politiche per il capitale umano fino alla promozione del lavoro di qualità, nonché il raggiungimento della piena parità di genere e la lotta alle discriminazioni.
In particolare, interventi coerenti con Legge regionale 14 del 2014 relativa alla promozione all’attrazione degli investimenti e l’internazionalizzazione del sistema produttivo.
L’attrazione di talenti a elevata specializzazione punta a un sostegno diffuso allo sviluppo del sistema territoriale regionale attraverso accordi di collaborazione e di partenariato con altre regioni, nonché con istituzioni reti e network europei e internazionali.
L’azione coinvolge pertanto regioni, città ed enti locali, fondazioni, atenei, centri di ricerca, camere di commercio e altri enti pubblici e privati e promuove l’apertura internazionale dei territori da un lato, e la capacità dei servizi di erogare un’offerta di livello europeo e internazionale.
La promozione dei processi di attrazione dei talenti comprende il sostegno agli interventi portati avanti da Università, Centri di Ricerca e altri protagonisti dell’ecosistema regionale dell’innovazione. Questo nell’offerta di assegni e dottorati di ricerca che prevedano percorsi di mobilità internazionale e di attrazione di talenti a elevata specializzazione; nella partecipazione a iniziative direttamente promosse da enti europei per la ricerca o da programmi europei che consentano l’attrazione di ricercatori nel contesto regionale; nelle strategie di internazionalizzazione dell’offerta accademica, in particolare connessa con gli ambiti della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente, anche mediante particolari interventi quali il riconoscimento di doppi titoli universitari o di titoli già acquisiti all’estero. Quindi servizi per l’orientamento, l’accoglienza e la residenzialità dei talenti; servizi di accompagnamento al lavoro nel territorio regionale, anche facendo ricorso a servizi della rete europea Euraxess.
Previsto il coinvolgimento diretto delle imprese e del sistema produttivo emiliano-romagnolo. Per questo si prevede l’elaborazione di un “Manifesto permanente” che coinvolga imprese e filiere produttive. In base alle indicazioni che emergeranno, la Regione supporterà la ricerca e l’incontro di offerta e domanda di talenti mediante: sistemi informativi e digitali per l’anticipazione dei fabbisogni di competenze; servizi diretti per l’incrocio domanda e offerta di lavoro; partecipazione a programmi europei per la mobilità professionale e imprenditoriale.
La Regione prevede misure di incentivazione alle assunzioni dei nuovi talenti e anche il sostegno alla scoperta di nuove idee imprenditoriali, alla creazione, accelerazione e crescita di imprese innovative.
Inoltre, il sostegno all’internazionalizzazione deve coinvolgere anche il sistema della formazione professionale, in coerenza con quanto richiesto dal nuovo accreditamento regionale degli enti di formazione, che proprio nell’apertura internazionale dei percorsi formativi indica una priorità: per questo si punterà a una maggiore partecipazione a progetti del programma Erasmus Plus.
In campo anche misure regionali di incentivazione allo sviluppo dei servizi di welfare per l’accesso a servizi di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro a favore delle famiglie coinvolte.

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Ultimo aggiornamento: 15-09-2023, 14:09