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Chi è attento alle notizie che i mezzi di informazione, dalla tv ai social, ci offrono quotidianamente, avrà notato che nelle ultime settimane si parla frequentemente di Laura Bassi perché è il nome della nave rompighiaccio della spedizione italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. La nave, lo scorso 31 gennaio 2023, ha toccato il punto più a sud mai raggiunto da una nave.
La nave si chiama così in onore di colei che fu la prima donna a ottenere una cattedra universitaria e ad essere stipendiata per svolgere quel lavoro, e anche questa è una notizia abbastanza conosciuta.
Forse non molti sanno, invece, che la bolognese Laura Bassi, in qualche modo, è legata anche a Finale Emilia.
Ella fu, infatti, figura nel catalogo dell’Accademia dei Fluttuanti, rifondata nel 1744 dai finalesi Cesare Frassoni e Morando Morandi e della quale facevano parte, tra gli altri, Ludovico Antonio Muratori, il vescovo di Modena Giuliano Sabattini, lo scrittore e divulgatore delle teorie di Newton Francesco Algarotti e il fondatore del “Giornale de’ Letterati”, il veneziano Apostolo Zeno.
La sua appartenenza all’Accademia dei Fluttuanti è testimoniata dal diploma rilasciato il 5 ottobre 1745, a firma del principe dell’Accademia Cesare Frassoni e conservato alla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna.

Nata a Bologna il 29 ottobre 1711, Laura Bassi studiò privatamente logica, biologia, medicina e fisica. Poiché non le era consentito frequentare l’Università, presentò quarantanove tesi in latino grazie alle quali ricevette una laurea, il 17 aprile 1732, a soli vent’anni.
Dopo appena un mese ricevette la ‘libera docenza’, una sorta di autorizzazione per diventare insegnante privata, ma nell’ottobre dello stesso anno il Senato accademico le assegnò una cattedra di filosofia, con uno stipendio di 500 lire.
Il 17 dicembre 1732 tenne la sua prima lezione all’Archiginnasio di Bologna, allora sede dell’Università.
Laura Bassi sposò il medico Giuseppe Veratti, con il quale ebbe otto figli, e continuò nella sua carriera da insegnante. Anche grazie alla collaborazione con il marito, divenne esperta in fisica sperimentale.
Nel 1766 cominciò ad insegnare fisica sperimentale al Collegio Montalto di Bologna, stipendiata con ben mille lire dal Senato accademico, uno dei salari più alti che all’epoca l’università riconosceva. Si specializzò poi in fisica elettrica e strinse contatti con i maggiori intellettuali dell’epoca.
Nel 1776, ormai famosa in Italia e in Europa, ottenne la cattedra di professore di fisica sperimentale al prestigioso Istituto delle Scienze di Bologna. Morì due anni dopo, a Bologna, nel 1778.
Laura Bassi fu in grado di utilizzare il calcolo differenziale per lo studio del moto di sistemi a più corpi. Altri importanti contributi riguardarono il moto dei fluidi e l'elettricità. Congetturò altresì l'esistenza d'una relazione diretta tra il campo elettrico e il campo magnetico, avvalendosi in ciò di studi teorici. Scoprì proprietà elettriche del vetro e quelle della polvere da sparo. Tenne una fitta corrispondenza con alcuni tra i più importanti scienziati dell’epoca, come ad esempio con il giovane Alessandro Volta, a testimonianza della sua partecipazione al dibattito scientifico dell’epoca.

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Ultimo aggiornamento: 15-09-2023, 14:09